Intelligenza Artificiale: a chi ruberà il lavoro? Non a chi sa usarla, è il momento di aggiornarsi

Alcuni mestieri spariranno, altri evolveranno. Ma chi rischia davvero di perdere il lavoro?

Natascia Costa

2/13/20256 min leggere

IA vs Uman
IA vs Uman

Non è una minaccia, è un’opportunità (se sai come sfruttarla)

L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il mondo del lavoro: genera testi, crea immagini, fa analisi e persino marketing. Chi perderà il lavoro? Non chi fa il creativo, il copywriter o il marketer. Lo perderanno quelli che non si aggiornano.

Non è l’IA a rubare il lavoro. Lo ruba chi sa usarla meglio di te.

Non è l’IA a rubare il lavoro. È l’ignoranza nei confronti del cambiamento.

L’idea che l’intelligenza artificiale rubi il lavoro è il risultato di una visione semplicistica e priva di prospettiva storica. Ogni rivoluzione tecnologica ha sollevato le stesse paure, ma ha sempre dimostrato una verità fondamentale: le macchine sostituiscono i compiti, non le persone. E qui aggiungerei diversi punti esclamativi! Facciamo un paragone semplice.

Le casse automatiche dei supermercati per esempio: inizialmente le aziende hanno preferito fare un grosso investimento, per poi risparmiare a lungo termine sugli stipendi delle persone. RISULTATO? PESSIMO! Le casse automatiche esistono, funzionano 1 volta su 10, c'è sempre bisogno della presenza costante di un o un'operatrice, quindi uno stipendio, un tecnico, quindi due stipendi, ed è anche aumentata la sorveglianza sempre umana, quindi in totale comunque 4 stipendi? magari 3? Per un supermercato piccolo. Considerando che le casse non sono mai tutte aperte ma su turni, direi che la paura iniziale della perdita del lavoro è infondata, ma piuttosto la paura di un aggiornamento lo è.

Il paradosso della tecnologia:

Durante la Rivoluzione Industriale, le macchine hanno sostituito molti lavori manuali, ma hanno creato nuove figure professionali: tecnici, ingegneri, esperti di manutenzione.

Con l’avvento di Internet, molti lavori tradizionali si sono trasformati e sono nati ruoli come per esempio sviluppatori web, esperti SEO, social media manager ecc.. La paura del cambiamento, sostanzialmente impaurisce perché si ha il timore di non essere all'altezza del cambiamento. Ma è un dato di fatto, il mondo va avanti e non possiamo ribellarci a questo, possiamo solo adattarci e perché no, trarne profitto.

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Cosa sta accadendo con l’IA:

L’IA non elimina il bisogno di attività digitali e professioni online. Elimina solo il lavoro ripetitivo: articoli generici, descrizioni di prodotti automatiche, traduzioni base, assistenza clienti semplice e contenuti standardizzati.

Ti faccio un esempio pratico: Mettiamo che tu voglia incrementare dei codici nel tuo sito web: l’IA può generare codice Java per un sito, ma se non sei esperto, non saprai valutare se è ottimale, mediocre o addirittura errato. Potresti implementarlo senza correggere falle di sicurezza o inefficienze.

Questo vale per ogni mestiere digitale: senza esperienza, il risultato sarà freddo, impersonale e mediocre. L'intelligenza artificiale funziona su input, più saranno precisi e più potrà fornirti la soluzione più vicina a quella che sarà la definitiva, non potrà sostituire anni di esperienza e nemmeno il buonsenso umano!

In sintesi, può aprire opportunità a chi sa usarla meglio, velocizza il lavoro, ti rende più strategico e più produttivo.

Chi resta indietro?

Chi si rifiuta di aggiornarsi. Non è l’IA a togliere lavoro, è il mancato adattamento.

Chi si affida solo alla tecnica e non sviluppa creatività e strategia.

Conclusione: Non fa perdere il lavoro. Ma è la resistenza al cambiamento che mette a rischio la propria professione.

A rischio – Con esempio pratico:

Caso Assistente Virtuale: Un operatore di customer service che si limita a rispondere a domande ripetitive rischia di essere sostituito dai chatbot IA. Senza aggiornamento su gestione clienti complessa o analisi dati, il suo ruolo diventa obsoleto. Vi siete chiesti per quale motivo i corsi dei "Guru" negli ultimi anni sono spropositamente aumentati? E aggiungerei anche piuttosto redditizzi? Perché è aumentata la richiesta o c'è comunque un problema di fondo, ovvero l'aggiornamento che possa fronteggiare l'IA senza problemi. Le persone sanno che hanno bisogno di costante aggiornamento per stare al passo con la tecnologia, che tra l'altro negli ultimi anni sembri togliere il respiro da quanto vada veloce il progresso, stare ai tempi diventa sempre più difficile, i "guru" lo sanno e lucrano facendo leva su questa esigenza generale. Attenzione però! Affidarsi a certi personaggi non è sempre una buona idea, consiglio quindi di informarsi anche gratuitamente! Esistono informazioni di ogni genere aggiornate in merito, oppure affidatevi ad un professionista che applichi competenze aggiornate nei propri lavori!

Non abbiate paura del cambiamento, rimanere aggiornati è il minimo che possiate fare per salire di livello nella vostra professione.

Chi è al sicuro (e in vantaggio) – Con esempio pratico:

Caso Content Creator: Un creatore di contenuti che integra l’IA per generare bozze rapide e analizzare i trend sui social può concentrarsi su strategia e creatività. Risultato: più qualità e maggiore produttività.

Come ho scritto questo articolo usando l’IA?

Per realizzare questo articolo, ho deciso di raccogliere opinioni dirette dal pubblico. Ho lanciato un sondaggio sui social per capire quali fossero i principali timori e aspettative delle persone riguardo all’IA. I risultati sono stati interessanti: c’era chi la vedeva come una minaccia e chi come un’opportunità.

A questo punto, ho utilizzato l’IA per:

Organizzare i dati raccolti, categorizzando le risposte in base ai temi principali.

Generare un primo schema di contenuti, per individuare il filo logico più efficace.

Velocizzare il processo di scrittura, aiutandomi a sintetizzare concetti ripetitivi.

Avrei potuto fare tutto manualmente? Certo. Ma perché impiegare cinque ore quando, con il giusto utilizzo dell’IA, posso ottenere lo stesso risultato in due ore? L’IA non decide chi perde o chi vince: è il modo in cui scegli di usarla a fare la differenza.

Morale della storia: L’IA non sostituisce il pensiero umano, ma lo amplifica. Usarla in modo strategico significa risparmiare tempo per dedicarsi a ciò che davvero conta: analisi, creatività e valore aggiunto.

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Come usarla a proprio vantaggio

Collaborare, non competere: Automatizzare compiti ripetitivi e concentrarsi su quelli ad alto valore.

Formarsi continuamente: Conoscere gli strumenti IA e come usarli rende più competitivi, è il futuro!

Sviluppare il proprio stile unico: Può imitare, ma non può replicare autenticità ed esperienza personale, come detto prima non potrà mai sostituire esperienza ed empatia umana.

Analizzare le Buyer Persona: Raccogliere dati e definire profili dettagliati dei clienti, migliorando la personalizzazione delle strategie.

Sfruttare il Brainstorming: Generare idee creative, titoli, o schemi di contenuti. È uno strumento potente per superare il blocco creativo e ampliare le prospettive durante le fasi iniziali di un progetto.

Non è l’IA a rubare il lavoro, ma l’incapacità di evolversi. Chi impara a usarla non solo manterrà il lavoro, ma ne uscirà potenziato.

Dove l’IA non potrà mai superare l’uomo

Siamo arrivati alla fine di questo articolo, ma voglio ulteriormente tranquillizzarti, ora capirai, voglio spiegarti nello specifico quali sono le competenze umane insostituibili!

Competenze e qualità umane insostituibili:

  • Empatia e Intelligenza Emotiva: L’IA può simulare una conversazione, ma non comprendere davvero le emozioni e le sfumature umane. Questo rimane un dato di fatto indiscusso, non può sapere i sentimenti che spingono le persone a fare determinate scelte, solo tu puoi saperlo.

  • Creatività autentica: Non può creare storie originali partendo dall’esperienza e dalla sensibilità personale. Detto semplicemente non ha una sensibilità, può solo replicarla in maniera generica.

  • Pensiero critico e strategico: Può analizzare dati, ma non definire visioni a lungo termine. In realtà nemmeno noi possiamo perché gli eventi chiave trasformano il futuro in maniera quasi inevitabile, ma noi, sempre grazie alla nostra sensibilizzazione e alla nostra esperienza di vita, non solo lavorativa possiamo percepire come affrontare eventi futuri.

  • Etica e valori morali: Non distingue tra ciò che è giusto o sbagliato senza una guida umana. Siamo noi a doverlo nutrifre di informazioni etiche, ciò che per noi è etico e lo è anche per la comunità, nella maggior parte dei casi, lui non lo sa. Istruiamolo.

  • Voce personale e unicità: Non può replicare lo stile e l'esperienza unica di un individuo. Qui non c'è molto altro da aggiungere.

Esempi pratici:

Caso Assistente Virtuale vs. Customer Care Umano: Un chatbot può rispondere velocemente, ma solo un operatore umano sa gestire conflitti complessi e creare una connessione emotiva.

Caso Creatore di Contenuti: Un’IA può generare articoli, ma non cogliere l’ironia, la satira o uno stile personale che risuoni con un pubblico specifico.

Conclusione: Questa benedetta Intelligenza artificiale è potente, ma ha dei limiti. L’unicità, la creatività e l’empatia restano un’esclusiva dell’uomo. Chi unisce competenze umane e tecniche sarà sempre un passo avanti.

Non abbiate paura, dialogate con lei, usatela, ottimizzate il vostro tempo e scoprirete punti di vista che fin'ora avete ignorato, ricordate che è uno strumento per facilitare, esattamente come il PC o lo Smartphone.

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